Cosa vedere e dove mangiare a Rimini in un weekend

Articolo di Daniela Verona

Quando si pensa a Rimini, si pensa subito al mare della riviera romagnola e alle serate in discoteca, ma troppo pochi sanno che è una città che offre molto di più anche fuori stagione.

L’ho visitata da poco ed è stata un’incredibile sorpresa, per questo ho raccolto in questo articolo alcune informazioni su cosa vedere e dove mangiare a Rimini in un weekend.

Innanzitutto è pulitissima ed è comodissima da girare a piedi. Da qualche anno poi, la giunta comunale ha preso a cuore l’anima della città ed ha riqualificato diverse zone, tra cui Borgo San Giuliano, di cui vi parlerò.

Ecco quindi un bell’itinerario per un weekend fuoriporta a Rimini.

PRIMO GIORNO

Se arrivate in auto, vi consiglio di lasciarla al parcheggio Tiberio perché è un punto strategico da cui partire per visitare tutto a piedi.

Da qui Rimini vi dà il benvenuto con il ponte Tiberio, che ti ricorda subito che le origini della città sono molto antiche. L’antica Ariminum, infatti, è stata fondata dai Romani nel 268 a.C. come “la città sul fiume Ariminus” (attuale Marecchia).

Se è già ora di pranzo (come nel mio caso) vi consiglio di aspettare ad attraversare il ponte e fermarvi in uno dei ristoranti che vi trovate davanti. In particolare, io ho provato la Trattoria La Marianna su consiglio di un’amica e devo dire che è stata un’ottima scelta.

Di tipico potete trovare i sardoncini e le “vongole poveracce”, così chiamate perché più piccole di quelle veraci, ma altrettanto buone. A seguire, i passatelli con mazzancolle e porcini, eccezionali anche perché era la prima volta che provavo questo tipo di pasta non in brodo. Per finire, vedevo passare delle fritture di pesce mooolto abbondanti e spiedini di pesce alla brace, che meritano davvero. Qui ho inoltre scoperto che Rimini ha anche un vitigno tipico: la Rebola, un vino bianco perfetto per un pranzo di pesce.

Con la pancia piena e soddisfatta, si può iniziare la passeggiata per il centro storico di Rimini ancora più volentieri.

Subito dopo il ponte, inizia corso d’Augusto e la zona pedonale che facilita la visita delle diverse piazze e monumenti da vedere. Percorrendo questa via fino all’arco che indica la fine della città antica, potete trovare sulla sinistra il famoso Tempio Malatestiano, ora Cattedrale di Santa Colomba. Si tratta di una chiesa unica nel suo genere, che rappresenta l’opera più importante del Rinascimento riminese, grazie al contributo di artisti come Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e molti altri, dove troverete anche un crocifisso attribuito a Giotto.

Tornando indietro verso il ponte, di nuovo sulla sinistra, troverete il Castello Sigismondo, fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, mecenate e signore di Rimini e Fano nel Quattrocento. Si può visitare al suo interno, ma anche ammirarla dalla piazza antistante rende l’idea della sua mole.

Qui vicino, in una piccola piazzetta con l’inconfondibile statua di un rinoceronte, si trova il Fellini Museum, dove si può esplorare il lavoro di questo grande regista riminese.

Termino il mio giro al Teatro Amintore Galli, un teatro dell’opera che è stato solo recentemente ristrutturato grazie a una scelta illuminata del sindaco. È incredibile pensare che dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale fosse stato quasi dimenticato, ed ora invece ospita spettacoli di altissimo livello. Diciamo che la scusa per vedere questa città è nata proprio dalla volontà di vedere lo spettacolo di danza della compagnia di Béjart, una compagnia molto nota che raramente si può ammirare in Italia… quindi grazie Rimini!

Per finire la serata, c’è l’imbarazzo della scelta proprio nella piazza del teatro, piazza Cavour, per cui vi consiglio di provare i diversi locali e godere della sana movida romagnola.

SECONDO GIORNO

Ho deciso di dedicare la domenica mattina al Borgo San Giuliano, che inizia proprio dal parcheggio Tiberio. Qui è d’obbligo passeggiare con il naso all’insù per scovare tutti i murales realizzati in onore a Federico Fellini ed è più facile lasciare la parola alle immagini che indicare un percorso preciso. Passerete almeno un’ora a fare foto ad ogni angolo e capirete che è ora di pranzo dal profumo di ragù che vi accompagnerà.

A questo punto non si può andare via da Rimini senza mangiare una vera piadina romagnola, per cui tappa d’obbligo è Dalla Lella! Io ho scelto la sede sul mare perché non potevo andare via senza neanche vederlo!

Infine, se si ha altro tempo a disposizione, poco fuori Rimini c’è l’Italia in miniatura, un parco tematico dove fare un tuffo in molte bellezze italiane facendo pochi passi.

Spero di avervi lasciato la curiosità di visitare questa città, che consiglio in qualsiasi stagione dell’anno!

BUON VIAGGIO!